Le preferenze degli acquirenti nella scelta del Pet Shop

Le preferenze degli acquirenti nella scelta del Pet Shop

Come ogni mercato in forte e continua crescita, quello del pet offre molte opportunità ma anche molte variabili da analizzare e gestire.
Lo sa molto bene soprattutto chi é al timone di un pet shop tradizionale, che ogni giorno deve affrontare nuove sfide per fidelizzare i clienti, per spuntare prezzi favorevoli con i fornitori, per studiare delle promozioni vantaggiose per tutti.

Dimanicità e flessibilità quindi sono le parole d’ordine del commerciante che opera nel pet.
Un mercato che ha in attivo oggi quasi 2 miliardi di euro, non permette di rimanere alla finestra per aspettare di vedere cosa succederà.
Lo scenario generale é in continua evoluzione e i circa 4.887 pet shop tradizionali (il 32% con meno di 5 anni di attività) si trovano a scontrarsi ogni giorno, non solo con le catene a livello nazionale, ma anche con la grande distribuzione, che sempre di più dimostra interesse per questo mercato, aumentando lo spazio espositivo dedicato, nonché il volume d’affari.

Ma quali sono i fattori che influenzano gli acquirenti nella scelta del punto vendita presso il quale effettuare la spesa per i loro amici?

competenza nel pet

Pet Trend ha pubblicato dei dati relativi ad un sondaggio fatto su un campione di 500 commercianti che operano nel pet.
La stessa indagine è stata svolta nel 2012 e nel 2017 e i dati emersi sono molto significativi, soprattutto messi a confronto tra di loro, evidenziano la crescita delle nuove tendenze del consumatore medio, ma allo stesso tempo riconfermano tra i primi posti le stesse preferenze, pur con delle notevoli diminuzioni percentuali.

Tra gli elementi che determinano la scelta del punto vendita, troviamo al quarto posto la convenienza economica, in netto realzo rispetto al 2012, con un increment0 del 14,9%, valore questo che ha la stessa rilevanza tra i diversi target di negozi.
A seguire troviamo: vicinanza al posto di lavoro, parcheggio, consiglio del veterinario e passaparola.

CRITERI DI SCELTA IN BASE ALLE ZONE

QUALI SONO I CONSIGLI RICHIESTI AL NEGOZIANTE?

Si riconfermano ai primi posti: Alimentazione e Salute e Benessere.

Igiene e Bellezza, si riconferma al terzo posto con un aumento del 12,3%

Ma i numeri sui quali focalizzare l’attenzione sono altri:

  • Consigli sulla scelta del veterinario: dal 7,6% al 33,2%
  • Consigli relativi all’addestramento: dal 5,6% al 22%
  • Consigli sulla scelta delle pensioni per animali: dal 1,6% al 9,8%
  • Consigli relativi alla riproduzione: dal 1,4% al 8,6%

Numeri molto più bassi rispetto ai detentori del podio, ma con un incremento molto importante.
Quindi, la domanda che dovrebbe porsi ogni commerciante del settore é:
Sono in linea con l’evoluzione delle esigenze del consumatore o ho ancora molto lavoro da fare per poter migliorare la mia offerta?

CONSIGLI IN AUMENTO

CONSIGLI IN DIMINUZIONE


MA I CLIENTI DEI PET SHOP SONO FEDELI O COMPRANO DOVE CAPITA?

Quasi 6 clienti su 10 sono abituali. Comprano una media di 2 volte al mese tutto l’anno, o direttamente presso il punto vendita o mediante e-commerce.

In quasi 4 Pet Shop su 10, la clientela é composta da 50% abituale, 50% occasionale.

Anche riguardo a questo aspetto, l’analisi consigliata ad ogni addetto al settore che non l’abbia ancora fatto é quello di verificare se rientra in questa media.

Conclusioni e riflessioni:
I dati come sempre sono molto importanti, ma é altresì importante contestualizzarli.
Diventano ricchezza e patrimonio dell’azienda nel momento stesso in cui dopo essere stati analizzati, vengono fatti propri.
Spesso quando si é nel pieno dell’attività, sommersi da mille cose, non ci sono nè il tempo nè la serenità per valutare oggettivamente la propria situazione, per risolvere i punti critici, ma soprattutto per vedere se ci sono spazi di miglioramento per adottare nuove strategie.

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